Lotta per il cibo: la cucina e la nutrizione incontrano i film

di Nancy Berkoff, RD, EdD, CCE
(traduzione in italiano di Domenico Gigante)

http://www.whynat.it/articoli/cinema%20food.php

 

Fin dalle origini del cinema, sceneggiatori e registi hanno intuito che la gente era attratta morbosamente dal cibo. Presto scoprirono che inserire il nome di una pietanza nel titolo o introdurre il cibo come tema o sfondo di un film spronava il pubblico ad acquistare il biglietto del cinema.

Non ci credete? Allora leggete la lista che segue. Sono tutti film vincitori di premi oscar:
“Breakfast at Tiffany’s” (Colazione da Tiffany), “My Dinner with André” (La mia cena con André), “Guess Who’s Coming to Dinner” (Indovina chi viene a cena), “Like Water for Chocolate” (Come l’acqua per il cioccolato), “The Scent of Green Papaya” (Il profumo della papaya verde), “Dinner at Antoine’s”, “Fried Green Tomatoes” (Pomodori verdi fritti alla fermata del treno) e “The Wedding Banquet” (Il banchetto di nozze). E la lista potrebbe andare ancora avanti.

Talvolta è difficile evincere il soggetto gastronomico dal titolo. “Big Night” - un film del ’97 molto popolare negli Stati Uniti - racconta le debolezze, i sogni e le fantasie di due fratelli che gestiscono un ristorante italiano in una cittadina balneare del New Jersey negli anni Cinquanta. Tra i protagonisti c’è anche Minnie Driver che recita in un ruolo secondario e nel film si fa tanto buon jazz, ma la vera star del film è la cucina. I fratelli tentano, infatti, di iniziare i propri clienti alle complessità della cucina italiana e il regista conduce il suo pubblico davanti ai fornelli e sui bacini di carico per completarne l’educazione alimentare. Il film raggiunge il suo apice durante un banchetto in cui vengono serviti molteplici e diversi piatti, culminanti in un timballo che richiede molte ore di preparazione e molta esperienza per poter essere servito. Il regista inquadra la preparazione di questo piatto con una grande abbondanza di dettagli, e identificando ogni ingrediente. Il successo è stato tale che, dopo la realizzazione, molti ristoranti americani hanno iniziato ad offrire cene ispirate alle scene del film, ricreando il banchetto e le ambientazioni. L’America ha così rinnovato il suo amore per la cucina italiana e alcuni registi hanno compreso che la frequentazione della ‘Mediterranean Food Guide Pyramid’ ripaga.

Alcune star di Hollywood sembrano essere morbosamente legate al tema del cibo. Si può quasi seguire la carriera artistica di questi attori attraverso la cucina, co-protagonista di diversi loro film. Nel film “Mermaids” (Sirene) - una delle sue prime apparizioni – la star americana Winona Ryder interpreta il ruolo di una teenager dal carattere difficile, il cui peggior problema è la madre, interpretata da Cher. Tra le numerose idiosincrasie di cui è dotata, la ‘mamma’ Cher ha anche il vizio di mettere in tavola dei piatti che sembrano stuzzichini stile anni Cinquanta. Ogni pasto, compresa la colazione, è un turbine di ‘franks in blankets’, spinaci annacquati e rollè di tonno. Tenendo conto di tutto questo non c’è da stupirsi che la povera Winona sia diventata una ragazza un po’ difficile. Il suo bilancio nutrizionale era probabilmente sballato.

La carriera della Ryder è proseguita con l’interpretazione in “The Age of Innocence” (L’età dell’innocenza). Il film è tratto dal famoso romanzo di Edith Wharton sull’aristocrazia newyorkese della fine dell’Ottocento. La vicenda potrebbe apparire un po’ noiosa, ma dentro alla storia ci sono numerosi intrighi sociali e politici. Tuttavia, per un amante del cibo, le sontuose cene sono i momenti più interessanti della vicenda. Infatti alcuni storici dell’alimentazione sono stati assunti durante le riprese allo scopo di assicurare l’accuratezza di tutte i piatti e dell’organizzazione della tavola. Ci fu grande scalpore nel mondo culinario. Quanto è stato eccitante vedere le ricette di Escoffier (conosciuto come il ‘Re di tutte le cucine’) presentate al pubblico come se fossero vecchie di cent’anni. Ogni dettaglio è stato attentamente curato, i giusti tovaglioli, le appropriate erbette fresche e i fiori per il centrotavola. Oh, e c’erano anche quegli altri due attori - come si chiamano – Daniel Day-Lewis e Micelle Pfeiffer.

“Autumn in New York” - uno degli ultimi film di Winona Ryder, in cui lei interpreta la fidanzata di Richard Gere - potrebbe sembrare una grande storia d’amore, ma in realtà gli amanti del cibo sono andati a vederlo quattro o cinque volte per le scene girate nelle cucine e le sale da pranzo di alcuni dei più famosi ristoranti di New York. Quanta cucina! Quante emozioni!

Julia Roberts è un’altra di quelle attrici rese famose da scene girate al fianco di cibi prelibati. Uno dei suoi primi film, “Mystic Pizza”, la vedeva recitare come cuoca e cameriera in una pizzeria del New England. In “My Best Friend’s Wedding” (Il matrimonio del mio migliore amico), la Roberts è un critico gastronomico. La scena d’apertura del film fu girata al Charlie Trotter’s di Chicago. Charlie Trotter – per la cronaca – è uno chef che ha vinto molti premi internazionali di cucina ed è divenuto famoso per il suo ristorante e per le sue ricette. È garantito che gli amanti del cibo hanno affittato il video e hanno rivisto la scena d’apertura - una cena da oltre 200 dollari - venti o trenta volte. E come possiamo dimenticare la grande Julia in “Pretty Woman”? Cocktail di Champagne con fragole insieme a Richard Gere, mangiando lumache a Beverly Hills – chi potrebbe chiedere di più dalla vita!

Intrigo e cucina si mescolano nel film “Who’s Killing the Great Chefs of Europe?” (Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d’Europa) con Farrah Fawcett e Dom Deluise e, più recentemente, in “The Butcher’s Wife” (Amore e magia) con Demi Moore nel ruolo di una maga. Il cibo ha sempre provocato mistero. E in modo deciso. Ultimamente, ad esempio, nel film “Woman on Top”, la star spagnola Penelope Cruz interpreta il ruolo di uno chef con problemi di cuore.

Anche il pubblico giovane non è dimenticato quando si parla di cibo al cinema. I Three Stooges hanno insegnato a milioni di giovani come usare il cibo e le bottiglie di seltzer per fare spettacolo. Shirley Temple, in cammino verso la celebrità, ballava e cantava “Animal Crackers in my Soup”. In cammino verso la celebrità ‘Riccioli d’oro’ ballava e faceva il broncio, esaltando i benefici di un buon pasto caldo. Come sostenitrice di un menu bilanciato, Shirley cantava di spinaci (“You Gotta Eat Your Spinach, Baby”), pesce (“The Coldfish Ball”) e spuntini occasionali (“On the Good Ship Lollipop”). E chi può dimenticare quello struggente momento di “Lady and the Tramp” (Lilli e il vagabondo), quando le due star canine condividono un filo di spaghetti?

Il registi sanno che il cibo è un toccasana per curare le afflizioni amorose. Nella versione originale di “Sabrina”, ad esempio, Audrey Hepburn viene mandata in una scuola di cucina di Parigi per dimenticare la sua infatuazione per Humphrey Bogart. Se guardi attentamente il film, potrai imparare come rompere un uovo, preparare un soufflé e tagliare un arrosto. Amori strappalacrime e consigli di cucina in un unico film! Così anche in un altro film “Soul Food” (I sapori della vita) una famiglia si riunisce per preparare il pranzo della domenica e discutere dei problemi familiari.

In “Eat, Drink, Man, Woman” (Mangiare, bere, uomo, donna) un cuoco taiwanese comunica con le sue figlie nel solo modo che conosce: con il cibo. I piatti sono così meravigliosi che ti dimenticherai che il film è sottotitolato.

“Babette’s Feast” (Il pranzo di Babette) è un film scandinavo, ambientato in un grigio villaggio sulla costa del Mar del Nord. Il solo colore e la sola luce provengono dall’ultima mezz’ora del film, ovvero quando Babette, già famosa cuoca parigina, si assume l’incarico di preparare l’indimenticabile cena: si procura gli ingredienti e prepara una grande festa a base di pesce. “Dim Sum”, invece, è sia il titolo di un film che il nome dato a piccoli, dolci e saporiti antipasti, serviti come una sorta di ‘brunch’. Il film segue le vicende di una famiglia cinese immigrata che cerca di adattarsi al nuovo ambiente.

Laura Esquivel è la scrittrice di “Like Water for Chocolate” (Come l’acqua per il cioccolato), libro che è divenuto il best seller del 1990 in Messico. Una giovane donna non può sposare l’uomo che ama. Allora dirotta la sua passione sulla cucina. Sia il libro che il film sono un’ode all’amore e alla grande cucina. Fate attenzione, questo sembra indubbiamente un connubio ad alta frequenza nei film.

Un po’ insipido, ma ancora spezziato, è ”Chocolat”, una co-produzione franco-americana. Johnny Depp, Judi Dench e Juliette Binoche (che, tra l’altro è stata “Sabrina” in un recente remake del film di Audrey Hepburn) usano il cioccolato come metafora della sfida all’autorità. In un altro film giapponese, “Tampopo”, l’eroe, chiamato Goro, è un maestro nella preparazione dei ‘noodle’. Egli assume come assistente Tampopo e i due avranno numerose avventure culinarie (e di altro genere) nel tentativo di aprire il negozio di ‘noodle’ perfetto. Portatevi un fazzoletto, questo film ha una marea di ‘slurp’.

Vogliamo avvicinarci alle star di Hollywood? Potreste voler controllare i loro ricettari. Paul Newman, ad esempio, ha scritto “Newman’s own Cookbook” (1998 Simon and Schuster), dando in beneficienza tutti i proventi derivanti dalla vendita del libro. Pearl Bailey scrisse un libro di ricette (“Cooking With Pearl”) così come hanno fatto Debbie Reynolds e Danny Thomas. Negli anni ci sono stati numerosi libri di cucina che hanno raccolto le ricette dei piatti preferiti dalle star.

Il cibo è una gran cosa a cui pensare, da provare e da vedere sul grande schermo. La prossima volta che vai al cinema o affitti una videocassetta prendi in considerazione l’idea di portarti appresso un ricettario o un testo di nutrizione. Così avrai lo spunto per una cena a tema, mutuando dal film musica, menu e costumi, o semplicemente potrai mostrare il film mentre servi a tavola! Dai ad ognuno dei tuoi ospiti l’opportunità di sentirsi una star!

Quiche Lorraine alla Hitchcock (1960)
Questa è una ricetta attribuita ad Alfred Hitchcock, maestro della suspance.

Dosi per 8 persone :
1 tazza e 1/2 di farina per torte setacciata
un pizzico di sale
1/4 di tazzina di burro
1/4 di tazzina d’acqua
12 fette di pancetta affumicata
1/4 di tazza di formaggio svizzero tagliuzzato
4 grandi uova battute
2 tazze di crema
un pizzico di noce moscata
un pizzico di pepe di Caienna
un pizzico di pepe nero
burro q.b.

Preriscaldare il forno a 425º F. Disporre la farina, il sale ed il burro in una ciotola media e lavorare con le dita fino a che l’impasto non è friabile. Aggiungere l'acqua e mescolare.
Stendere l’impasto fino a 14 pollici di diametro. Inserire l’impasto in una teglia di undici pollici. Scanalare i bordi. Metter in frigorifero per almeno 30 minuti.
Friggere la pancetta affumicata fino a che non è croccante, e quindi sbriciolarla. Mescolare formaggio e pancetta e mettere il tutto da parte.
In una grande ciotola, mescolare le uova, la crema, la noce moscata, il pepe di Caienna ed il pepe nero fino a che non sono ben amalgamati.
Tirare fuori la teglia dal frigorifero e spargervi sopra un cucchiaio di burro. Aggiungere la pancetta affumicata ed il formaggio e spargere il tutto uniformemente. Versare la miscela di crema sopra la pancetta affumicata.
Cuocere per 15 minuti. Ridurre il calore a 300º F e cuocere per altri 15 minuti o fino a che una lama inserita nel centro esce pulita.

 

 

Colazione da tiffany

 

Big Night

 

 

 

Shirley Temple

 

 

 

Pretty woman

 

 

Il profumo della papaya verde

 

 

tampopo

 

il matrimonio del mio migliore amico

 

 

Chocolat