Con Totò e Pulcinella la pizza diventa animata
Un cuoco cantastorie, re, regine e la strega Vesuvia in una coloratissima Napoli immaginaria del Settecento
di RITA CELI

Totò Sapore
 
ROMA - Un cuoco canterino, Pulcinella, quattro pentole, farina, pomodoro, basilico e Totò Sapore è pronto per essere sfornato. Sarà nelle sale dal 19 dicembre (distribuito da Medusa in 150 copie). Il cartone animato sulla storia della pizza porta la bandiera italiana nella guerra natalizia dei cartoon, cercando di non farsi divorare dal piccolo Nemo di casa Disney.

Il film è ambientato in una Napoli immaginaria del '700 popolata da colorati e allegri personaggi, affamati ma sempre bendisposti a saziarsi delle storie cantate da Totò Sapore, un giovane aspirante cuoco che racconta di ricchi pranzi e leccornie. La gioia perenne del popolo napoletano provoca l'invidia di Vesuvia, la strega che vive dentro il vulcano. Aiutata dal corpulento Vincenzone, attore mancato, la strega tende un tranello a Totò: gli regala quattro pentole magiche con cui il giovane guadagna i favori del re, quindi toglie i poteri ai tegami e il giovane cuoco finisce in disgrazia.

Ma insieme al fedele Pulcinella, Totò riesce a sconfiggere la strega cattiva e con la semplicità di pochi ingredienti e tanta fantasia inventa la pizza, che farà felici anche i rivali francesi. Il tutto condito con le canzoni e le musiche di Eugenio e Edoardo Bennato, affiancate dalle voci di Lello Arena (Pulcinella), Mario Merola (Vincenzone), Pietra Montecorvino (Vesuvia), Francesco Paolantoni (le quattro pentole) e Marco Vivio (Totò).

"Il film rappresenta l'allegria di Napoli" spiega Paolantoni, "lo stereotipo raccontato con ironia. E mi sono divertito a dare le voci a un'intera batteria di pentole, realizzando il sogno di tutti gli attori, quello di doppiare un cartone animato".

Realizzato da Lanterna Magica (al quarto lungometraggio dopo La freccia azzurra, La gabbianella e il gatto e Aida degli alberi), Totò sapore ha avuto una lavorazione di tre anni, impegnando 350 persone per 220mila disegni fatti a mano e una parte di scenografia in 3D. A parte Pulcinella, disegnato da Lele Luzzati, regista e autore dei personaggi è Maurizio Forestieri, che si è ispirato al racconto Il cuoco prigioniero di Roberto Piumini, sceneggiato da Umberto Mirino e Paolo Cananzi.

Forestieri non è spaventato dalla concorrenza, nemmeno da quella di Opopomoz, il cartone animato sul presepe di Enzo D'Alò. "E' solo una coincidenza il fatto che siano entrambi ambientati a Napoli. Totò Sapore è la storia della pizza, e non poteva essere altrove, anche se abbiamo volutamente evitato l'effetto cartolina privilegiando l'essenza della città partenopea nei ritmi, nel colore e nella musica".

La colonna sonora è firmata dai fratelli Bennato (il cd sarà nei negozi dal 12 dicembre, distribuito da Bmg), che hanno fuso il lato rock e quello etnico. "Avevo sempre voluto fare le musiche per un cartone animato" ammette Edoardo, "e ci siamo divertiti". In una canzone, spiega Eugenio, "Pulcinella ironizza sul ruolo ingrato dello stereotipo napoletano, ma dobbiamo scrollarci di dosso il provincialismo e sfidare Nemo con le nostre peculiarità".

Una sfida che si consumerà nelle nostre sale durante le feste ma che potrebbe anche sbarcare negli Stati Uniti. "Questa mattina" ha detto la produttrice della Lanterna Magica, Maria Fares "mi ha chiamato l'americana Miramax per visionare il film. Loro stessi avevano distribuito in otto milioni di copie La Freccia Azzurra".

I fratelli Bennato hanno quindi annunciato che il 25 e il 26 dicembre saranno al Politeama di Napoli per un recital insieme a Pietra Montecorvino in cui eseguiranno i brani del film accompagnati dall'Orchestra sinfonica della città di Napoli.

( 11 dicembre 2003 )

Tratto da www.repubblica.it